venerdì 10 ottobre 2014

Il Mozambico

 

Inhambane e' una bella cittadina del sud del Mozambico. Sono stato due settimane in vacanza nella penisola presso Inhambane, la scorsa estate (estate europea, qui era inverno, ma si stava benissimo in costume in spiaggia!), e mi sono innamorato della semplicita' della vita di quel posto, e soprattutto dell'apertura estroversa e della bonta' disinteressata di quella popolazione. Ho scoperto poi che lo stesso Vasco da Gama, il primo europeo a sbarcare qui, chiamo' il luogo "Terra da Boa Gente" (terra di buona gente), per la bella accoglienza che la popolazione indigena riservo' al suo equipaggio. A quanto pare dopo oltre mezzo millennio, e anche dopo la recente sanguinosa guerra civile, il Mozambico si conferma terra da boa gente, come ho avuto occasione di riscontrare anche in quei due-tre giorni che mi sono fermato a Maputo, la capitale.

Il Mozambico e' povero, deve ancora riprendersi da una guerra civile che ha messo in ginocchio il Paese negli anni Ottanta. Ma la societa' qui e' totalmente diversa da quella del Sudafrica dell'apartheid. In Mozambico la popolazione ha sempre convissuto pacificamente con i commercianti portoghesi, e questo si riflette appunto nell'atteggiamento di apertura della sua popolazione (in Sudafrica invece gli strascici psicologici dell'apartheid sono ancora molto pesanti).

I villaggi lungo la costa sono semplici capanne sparse un po' qua un po' la', capanne di frasche o in mattoni senza nessuna comodita' (energia elettrica? sistema fognario? macche'!). Ho attraversato a piedi per chilometri, lungo una stradina sterrata, anzi sentiero in pratica, questi villaggi sparsi, e ho visto coi miei occhi come vivevano le societa' a contatto con la natura secoli e secoli fa, nella semplicita' assoluta. E ho visto persone in buona salute, serene e felici, con sorrisi veri, non di circostanza.

Lungo la costa, chilometri di spiagge deserte nonostante le strutture turistiche di Barra e Tofo (era anche bassa stagione, d'accordo, ma sicuramente e' tutto un altro mondo rispetto a quello cui siamo abituati). Camminando da solo lungo la spiaggia mi sono permesso di togliermi il costume non essendoci anima viva, e mi sono immaginato come doveva sentirsi Ulisse alla scoperta delle coste mediterranee inesplorate, tremila anni fa. Rocce degne di uno scenario da film, meduse bellissime finite sulla spiaggia, tantissimi granchi e... balene, squali e delfini.

Si perche' li' il mare e' pieno di plancton, e quindi tanti grandi cetacei vengono fino vicino alla costa. Ho partecipato a un'uscita in barca organizzata, ci hanno dotato di maschera, boccale e tuta, e siamo usciti in mare con una barchetta. Al segnale della guida ci tuffavamo dalla barca per vedere passare sotto di noi squali-balena enormi... Gli squali-balena non sono pericolosi perche' si nutrono di plancton, ma hanno le dimensioni di un autobus, e vederseli passare sotto mentre nuoti a pochi metri da loro fa proprio un certo effetto! Poi, da sopra la barca, abbiamo visto emergere un paio di volte addirittura due balene, davvero impressionanti e, in quel caso, non era davvero consigliabile avvicinarsi a nuoto! Abbiamo poi visto delfini (ma un delfino l'ho visto pure nel mare di Durban...) e razze, e altri piccoli pesci come quelli volanti.

E' stata un'esperienza che non mi aspettavo di fare e che mi ha lasciato la voglia di tornare ancora tra quella tranquilla boa gente.