sabato 14 febbraio 2015

San Valentino


Nel giorno di San Valentino 2015, festa dell'amore e degli innamorati, il papa cattolico nomina nuovi venti cardinali, simbolo del potere della Chiesa, portando i membri del Collegio Cardinalizio a un totale di 227 (più un papa e un papa emerito), record bulimico mai raggiunto prima (il limite massimo di cardinali elettori fissato 40 anni fa sarebbe tuttora di 120, in teoria).
Non è un caso, forse: la festa degli innamorati ha sempre avuto un forte legame con la religione.

Ancora prima che esistesse il cristianesimo, gli antichi Romani il 14 e 15 febbraio festeggiavano i Lupercalia. Luperco era una divinità pastorale invocata a protezione della fertilità, infatti la ricorrenza cadeva alla fine dell'inverno, quando le piante cominciavano a germogliare nuova vita. Il cerimoniale dei Lupercalia, piuttosto elaborato, includeva anche il propiziare la fertilità delle donne che la desiderassero, attraverso un gesto simbolico (essere percosse con strisce di pelle di caprone sacrificato, animale simbolo di fertilità). Secondo una tradizione, sulla cui veridicità però nutro qualche dubbio, i nomi di donne e uomini seguaci di Luperco venivano inseriti in un'urna e poi mischiati, quindi un bambino estraeva i nomi di alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fecondità fosse concluso.

Queste feste della fertilità furono tra le più "dure a morire" del mondo romano. Ancora nel 495 papa Gelasio si lamentava del fatto che i Lupercalia venissero ancora celebrati, e nel 496 lo stesso papa istituì il giorno 14 febbraio come giorno commemorativo di San Valentino, descrivendolo tra coloro "i cui nomi sono giustamente venerati tra gli uomini, ma le cui azioni sono note solo a Dio". Quindi, stando alle parole di papa Gelasio, non si sapeva nulla su chi veramente fosse questo Valentino. Ma la cristianità successivamente lo identificò con un martire sepolto lungo la via Flaminia, poco fuori Roma. Molti Valentino furono identificati con quello citato da papa Gelasio. Il più accreditato dalla tradizione cristiana finì per diventare un Valentino che, secondo l'agiografia, sarebbe stato vescovo di Terni nel III secolo e martirizzato sotto l'impero di Aureliano.

Qual è il collegamento che fece diventare San Valentino patrono degli innamorati? Tutto ebbe inizio, si pensa, durante l'epoca dell'"amor cortese", nel Medioevo. A Parigi il 14 febbraio dell'anno 1400 fu istituito l'"Alto Tribunale dell'Amore", un'istituzione ispirata ai principi dell'"amor cortese". Il tribunale aveva lo scopo di decidere su controversie legate ai contratti d'amore, tradimenti e violenza sulle donne. I giudici venivano selezionati sulla base della loro familiarità con la poesia d'amore.
Nel frattempo sul santo del 14 febbraio vennero ricamate storie che lo consacravano patrono degli innamorati. Come quella secondo cui San Valentino vescovo di Terni unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino: l'unione era ostacolata dai genitori di lei, finché la giovane cadde gravemente malata. Il centurione chiamò il santo vescovo, e al capezzale della morente gli chiese di non essere mai più separato dall'amata. San Valentino lo battezzò e quindi lo unì in matrimonio a Serapia, dopodiché morirono entrambi.

Fu nell'Ottocento, comunque, che nel mondo anglosassone si diffuse l'uso di biglietti d'auguri ai propri innamorati, nel giorno di San Valentino. Il 14 febbraio finì per diventare una ricorrenza commercializzata, attesa e maledetta come tutte le ricorrenze di questo tipo.

Stasera con l'orchestra suoneremo un concerto per la ricorrenza di San Valentino, infarcito di canzoni d'amore. A onor del vero, nonostante io odii le canzoni "smelensie", devo dire che il programma è molto bello e piacevole sia da suonare che, credo da ascoltare, oltre a ospitare solisti molto bravi, tra cui una violinista di alto livello internazionale, Susanne Hou.
Sicuramente sarà molto più divertente rispetto ad assistere a un rito dei Lupercalia...