venerdì 30 maggio 2014

Hluhluwe-iMfolozi Reserve

 
La savana allo stato selvaggio come doveva essere migliaia e forse milioni di anni fa: questa è la prima cosa che ho pensato quando, insieme a tre colleghi, sono entrato nella riserva di Hluhluwe-iMfolozi, dove siamo rimasti tre giorni alloggiando in un lodge all'interno della riserva, in una piccola area protetta da reti elettriche ad alto voltaggio, perché tutto attorno c'è la natura selvaggia.

Questo parco naturale, qualche centinaio di chilometri a nord di Durban, è il più antico dell'Africa: fu creato dagli Inglesi centoventi anni fa, in terre che un tempo erano riserve di caccia del re degli Zulu. Il movente fu il tentativo disperato di salvare il rinoceronte bianco che a quel tempo era ormai quasi estinto a causa della caccia indiscriminata: gli ultimi esemplari al mondo sopravvivevano solo qui, ed erano pochissime decine. Grazie a questa riserva, il rinoceronte bianco è stato salvato e oggi la popolazione più numerosa al mondo di questa specie vive proprio qui, anche se tuttora è considerata tra le specie minacciate, a causa della persistente attività dei bracconieri, che contrabbandano i corni di rinoceronte.
Anch'io ho avuto la fortuna di vedere in due occasioni un gruppo di rinoceronti, che sostavano nella macchia poco distante dalla pista che percorrevamo in auto. Visti dal vivo sono enormi e fanno una certa impressione!


Altra caratteristica di questa riserva è che ospita tutti i "Big Five", cioè i cinque animali di grossa taglia tipici della savana: leone, rinoceronte, elefante, bufalo e leopardo.
Forse siamo stati fortunati, fatto sta che in due giorni e mezzo scarsi abbiamo visto quattro dei Big Five, ci è mancato solo il leopardo, che in quanto animale notturno è notoriamente il più difficile da trovare. Anche se proprio in quei giorni è arrivata una segnalazione che ne era stato avvistato uno.

Clamorosa è stata l'apparizione di una coppia di leoni, che ci hanno attraversato la strada a pochi metri di distanza. Per puro caso avevamo fermato l'auto a un incrocio tra due piste: se non ci fossimo fermati non li avremmo visti.
Per prima è passata una leonessa,  che incurante della presenza di tre auto si è fermata proprio sulla strada annusando laria e guardandosi in giro, degnandoci appena di un'occhiata di sufficienza.  Era enorme. Poi è andata, e quando pensavamo che fosse tutto finito,  ecco sopraggiungere un leone, un esemplare giovane. Anche lui, giunto sulla strada, si è fermato un attimo,  ha lanciato uno sguardo molto tranquillo alle auto e poi ha proseguito. Che dire: vedere dei leoni selvaggi che ti passano davanti a pochi metri è un'esperienza che mi mancava...